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Noi siamo famiglia


Da quasi tre mesi sono impegnata in diverse attività che mi richiedono molto tempo e molte energie. Ne deriva che sono fisicamente molto stanca, affaticata mentalmente e – ahimè – poco presente ai miei conviventi. Ben consapevole del sacrificio che richiedo loro, mi impegno a garantire a Sole e Nio due uscite al giorno, lunghe e di qualità.

Qualche sera fa sono rientrata davvero sfinita; ho dato loro il pasto e siamo usciti in passeggiata. Sono intervenuta in maniera eccessiva prima con Sole e poi con Nio, anziché chiedere gentilmente di interrompere i rispettivi comportamenti a me non graditi; loro mi hanno assecondato. Dopo aver espletato i loro bisogni fisiologici, si sono fermati al limitare di un campo, dicendo chiaramente che non mi avrebbero seguito. Ho raccolto le ultime forze e li invitati giocosamente a proseguire. Immobili.

In preda allo scoramento, mi sono seduta in mezzo al campo a riposare. Si sono entrambi avvicinati e sdraiati accanto a me, Sole a sinistra e Nio a destra. Per placare i miei sensi di colpa ho iniziato un massaggio rilassante a due mani del quale entrambi hanno goduto. Mano a mano che li accarezzavo, sentivo la tranquillità tornare in me; la mente schiarirsi e tornare presente al momento che stavo vivendo.

Dopo un certo tempo, Sole si è alzata, si è incamminata invitandoci a seguirla. Mi sono alzata e l’ho seguita affiancata da Nio (che di norma è sempre davanti a noi, spaziando nelle sue esplorazioni) e loro, insieme, mi hanno riportata a casa.

L’uscita è stata più breve del solito, il tragitto percorso quasi inesistente ma la lezione da me appresa è risultata enorme. Traducendo in forma umana, loro mi hanno detto: “Stè sei in crisi, lo abbiamo capito. Ora pensiamo noi a te.” Mi sono sentita compresa, accolta, sostenuta e guidata; ho provato profondo piacere nell’affidarmi a loro ed alle loro decisioni, perché assolutamente certa che sarebbero state sagge.

Rivivendo le emozioni provate, è venuto spontaneo un confronto con l’atteggiamento che Sole e Nio mi hanno riservato: nessuna domanda tipica degli umani (“Cos’hai? Cos’è successo? Chi è stato? Perché? Dove? Quando?” ) solo collaborazione e disponibilità a comprendere ed aiutare.

Noi siamo famiglia!

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