Qualcosa di me
Fotografia di Sofia Rosamilia
Il ruolo della Facilitatrice di relazione Uomo-Cane è di fornire alla famiglia del cane
il supporto
le informazioni
l’assistenza
per giungere alla comprensione dell’animalità canina e costruire rapporti basati sul rispetto reciproco e la condivisione della vita di gruppo, ricoprendo il ruolo di mediatore culturale e linguistico. La Facilitatrice informa sulle caratteristiche specie-specifiche del Canis Familiaris (l’organizzazione sociale, la comunicazione, le attività collaborative, i bisogni, ecc.), approfondisce argomenti già conosciuti e propone un nuovo sguardo sulle modalità di relazione con i cani, anche grazie ai recenti aggiornamenti emersi dalle ricerche scientifiche. L’obiettivo da perseguire è l’armonia fra tutti i membri del gruppo stabile, umani e canini.
La filosofia
I principi che guidano la mia vita personale e professionale si basano sulla filosofia Antispecista, secondo la quale l’agire nel mondo avviene rifiutando ogni forma di oppressione e di sfruttamento; l’ideologia del dominio viene sostituita da una visione di equità e rispetto di tutte le forme di alterità (il diverso da sé) con le quali instaurare relazioni di fiducia e collaborazione, mantenendo ed esaltando le peculiarità di ciascun individuo coinvolto.
I miei Maestri
Ho avuto l’opportunità di seguire ed imparare da tante persone, sia durante il mio percorso di apprendimento come pure in occasione della formazione continua; coloro che considero Maestri sono però tutti i Cani con i quali ho condiviso la mia vita (Brando, Tessa, Nure, Sole, Nio) e quelli che ho avuto il privilegio di frequentare presso le loro famiglie o durante l’attività agonistica, nei canili o in specializzazioni quali Salvamento in Acqua o Ricerca in superficie. Un grazie speciale a tutti Loro che mi hanno iniziato ad un’esperienza speciale. Il percorso intrapreso solo per comprenderli, si è dimostrato una strada lunga che continua ad arricchirmi.
Attualmente vivo con Sole e Nio, entrambi adottati da adulti e provenienti da situazioni di “strada”. La qualità principale che rende ciascuno di loro identificabile in modo assolutamente univoco è per Sole un codice morale inossidabile, appreso dal suo branco quando viveva in campagna al seguito di un gregge di pecore, mentre per Nio un’arte diplomatica con la quale affronta e gestisce qualsiasi interazione intraspecifica.