
Incontrare qualcuno non è conoscerlo. Nel caso ce ne scordassimo, gli Animali non umani si rivelano assai abili nel ricordarcelo. Per CONOSCERE un individuo è necessario frequentarlo, porsi in una disponibilità empatica all’ascolto e trovare la medesima disponibilità ad accogliere l’apertura del proprio cuore.
Ci sono persone che si stupiscono perché un* Can*, nonostante le abbia conosciute, quando si presentano al cancello o lungo la recinzione della sua casa, le tratti come pericolosa minaccia e non permetta loro di entrare. Quel* Can* ha perfettamente ragione perché incontrare qualcuno per strada non corrisponde automaticamente ad aprire la propria tana e a rendere disponibili i propri affetti. Conoscersi significa guadagnarsi la reciproca fiducia in una danza lenta, armonica, delicata e rispettosa. Significa frequentarsi ed osservarsi in vari contesti e diverse occasioni. Richiede tempo, costanza e condivisione.
Rivedere un individuo conosciuto ma non più frequentato pone in uno stato di tensione positiva e di riserbo. Ci si guarda, ci si annusa, si propongono lievi approcci e piano piano ci si riconosce e si scopre come ciascuno è cambiato durante l’assenza. Ogni esperienza di vita ci cambia dentro e ciò che eravamo ieri non è più oggi. Siamo l’Io di ieri + la strada percorsa nell’assenza dell’altro.
Non è diffidenza, è rispetto.


