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Lo sblocco

Ogni percorso di cambiamento è composto da fasi successive che gli individui coinvolti attraversano per transitare da una situazione a quella successiva. Piccoli segnali compaiono progressivamente ad indicare che qualcosa sta avvenendo e poi, un giorno, tutte le informazioni raccolte, le esperienze vissute, i risultati ottenuti, si manifestano nella loro completezza.

Il Giorno di Poldo è stato oggi! Oggi Poldo è cambiato. Abbiamo trascorso un paio di ore insieme e lui ha dimostrato di aver interiorizzato e metabolizzato le diverse proposte esperienziali offerte da me a Margherita e da lei a lui. Il semplice salire su una scala aerea si è tradotto nella sicurezza di montare su un pontile mobile: attento ma determinato a superare anche questo nuovo scenario. La raggiunta autostima lo sostiene nello scoprire nuovi mondi.

Aver accompagnato la coppia verso la comprensione reciproca e la condivisione dei rispettivi punti di vista, ha permesso a Poldo di sganciarsi dall’impostazione addestrativa ed essere libero di manifestare le sue incertezze e le sue incapacità ad affrontare determinate situazioni che lo mantenevano in uno stato di ansia costante con conseguenti comportamenti reattivi. Margherita lo ha affiancato nel ricercare soluzioni alternative e lui ha, lentamente, iniziare ad osservare, pensare, valutare ed esibire comportamenti che gli consentissero di gestire adeguatamente (per lui) diverse situazioni.

Per cambiare serve tempo, altrimenti la nuova modalità non diventa la nuova abitudine che fa stare bene. I tempi di Poldo sono stati rispettati ed oggi lo sblocco è avvenuto, definitivamente. Il ragazzone impetuoso e attaccabrighe ha mostrato la capacità di interagire cognitivamente, elaborando strategie di evitamento dei conflitti, preferendo la collaborazione alla competizione, mettendosi in relazione con rispetto ed educazione. Il gioco con Nio è stato gioco bello, fra cani adulti che rinsaldano dei legami sociali, si misurano, scambiano ruoli e ranghi e provano piacere ad interagire. Momenti ludici alternati ad attività affiliative fra cani ed esplorative in solitudine.

La relazione con Margherita è diventata di amicizia e complicità per cui entrambi, ora, provano grande piacere nello stare insieme e – finalmente – andare al bar o al ristorante, dopo una lunga passeggiata in libertà.

Oggi è stato per me il riconoscimento più gradito dell’approccio cognitivo costruttivista: focalizzare l’attenzione sugli aspetti della conoscenza personale, cioè sulle modalità con cui ogni individuo rappresenta il mondo e ricorda le esperienze della propria vita, sia del passato remoto che di quello più recente.

Gli elementi della conoscenza personale si strutturano, nel corso dello sviluppo individuale, nel contesto della relazione con le figure affettivamente significative e diventano una caratteristica stabile della personalità. Ogni individuo è unico e speciale. Ogni Cane deve essere solo se stesso.

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